Istituito alla Regione il Tavolo Tecnico permanente per le problematiche sanitarie delle Piccole Isole.


Istituito presso l’Assessorato della Salute della Regione Siciliana, il Tavolo Tecnico permanente per le problematiche sanitarie delle Piccole Isole. Il Tavolo è presieduto dall’Assessore regionale alla salute e composto dai sindaci, o loro delegati, dei seguenti Comuni: Lampedusa e Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Marina Salina e Ustica; dai Direttori generali delle Aziende sanitarie provinciali di Agrigento, Messina, Palermo e Trapani, dal Dirigente del servizio 6 “Emergenza urgenza sanitaria - Isole Minori ed aree disagiate”, dai Direttori dei Distretti sanitari competenti per territorio in ordine alle Piccole Isole della Regione, e da un rappresentante dell’Associazione Nazionale Sanità Piccole Isole della Regione Siciliana.

Molteplici le finalità del Tavolo:
1Affrontare e individuare soluzioni condivise in ordine alle problematiche sanitarie delle Piccole Isole della Regione;

2Proporre modelli organizzativi innovativi finalizzati a garantire il fondamentale diritto alla salute delle popolazioni delle Piccole Isole;

3Valutare i bisogni di salute delle Piccole Isole.

4Promuovere la prevenzione sanitaria presso le stesse Isole Minori. 

“Si tratta di un’istituzione importante – dice il sindaco delle isole Egadi, Giuseppe Pagoto, nella doppia veste di coordinatore regionale ANCIM, Associazione Nazionale Comuni Isole Minori - considerato che a causa delle peculiarità territoriali delle Piccole Isole l’offerta di salute può risultare insufficiente rispetto alle necessità con conseguente rischio di discriminazione delle popolazioni, oltre che i territori delle stesse Isole Minori sono costantemente esposti a rischi di origine naturale. Un passo in avanti per la tutela dei diritti, che cercheremo costantemente di garantire in sinergia con le istituzioni preposte. Rivolgo un ringraziamento all’Assessore alla Salute Ruggero Razza e ai suoi uffici, per l’attenzione dimostrata nei confronti dei nostri territori, notoriamente più fragili, auspicando che anche gli altri Assessorati regionali seguano quest’esempio”

Commenti