Pantelleria nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici


Il "Paesaggio della pietra a secco dell'Isola di Pantelleria" è entrato a far parte del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali Storici. Nel Registro sono entrati a far parte circa 2.200 ettari compresi tra le contrade di Bukkuram, Bugeber, Sibà, Monastero, Rekhale, Barone, Ghirlanda, Mueggen, Cala Cottone.

Il lavoro di ricerca è stato svolto dal Dipartimento di Architettura dell'Università di Roma Tre in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Forestali dell'Università di Palermo ed è stato presentato nella giornata del 10 Gennaio dall'arch. Giorgia De Pasquale. 
L’iscrizione di un paesaggio nel Registro determina una serie di vantaggi:
  • aumenta la visibilità delle aree rurali, 
  • favorisce lo sviluppo di un turismo culturale d'eccellenza, 
  • offre la possibilità di usufruire di un marchio di qualità (“Paesaggio rurale storico”) per i prodotti coltivati nell'area candidata
  • di usufruire di fondi speciali riservati all'interno dei PSR.

Dal 10 gennaio, quindi, 2017 i vigneti, gli uliveti e i cappereti di Pantelleria, coltivati su terrazzamenti, sono ufficialmente un patrimonio rurale da tutelare anche con misure e finanziamenti ad hoc all'interno del PSR regionale.

Dopo anche il più prestigioso riconoscimento Unesco per la pratica agricola della vite ad alberello, la vera sfida sarà quella di trasformare questi importanti riconoscimenti in opportunità di sviluppo e lavoro per l'intero territorio. Una scommessa per la prossima futura classe dirigente e per il tessuto imprenditoriale e agricolo dell'isola.

Angelo Casano
Twitter @angelo.casano

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