Pantelleria: Il parco non diventi un poltronificio.


Penso che non possa esistere alcun parco senza condivisione da parte dei cittadini. E' utile concentrare le migliori energie per pensare al tipo di parco che vorremmo: raccogliere le istanze dei cittadini, dei giovani, delle parti politiche, lavorare con le scuole, con le associazioni di categoria, con il comitato pro parco istituitosi e infine con il tessuto imprenditoriale e turistico dell’isola.

Perché il parco possa davvero costituire un volano per questo territorio, uno strumento di tutela della biodiversità e al contempo un mezzo per il rilancio del settore turistico e occupazionale dell’isola, occorre la massima condivisione da parte di tutti gli attori in campo. E’ sotto gli occhi di tutti che il 24° parco nazionale d’Italia non è partito nei migliori dei modi. Le interferenze della politica, stando a quanto si legge nei giornali, hanno rallentato e di fatto almeno al momento bloccato l’iter verso la nomina del presidente del parco.

Il mio augurio è che il parco di Pantelleria non diventi un “poltronificio” dove sistemare gli amici degli amici. Anche a fronte di ciò occorre che vi sia la massima attenzione da parte di tutti, senza creare inutili divisioni. E’ sempre meglio cercare di governare i processi, piuttosto che subirli e sottostare a decisioni calate dall’alto.

A decidere cosa dovrà essere questo parco nazionale di Pantelleria non può che essere la "legittima" governance del parco insieme ai cittadini panteschi, che da sempre hanno custodito questa Terra con le sue tradizioni e peculiarità.
Angelo Casano 
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