Quando la follia omicida bussa anche alle nostre porte.

Questa volta la follia omicida ha toccato anche noi. Nell'attentato della notte scorsa a Dacca in Bangladesh hanno perso la vita anche nove dei nostri connazionali.

Oggi ci svegliamo tutti un pò più tristi. La guerra, la morte, gli attentati, lo stato islamico sono sempre stati distanti da noi, seppur sangue veniva versato a pochi chilometri dalla nostra terra. L'occidente negli anni ha girato lo sguardo altrove, e oggi ci troviamo a combattere contro un qualcosa di disumano, che vorrebbe mettere a tacere la nostra libertà, i nostri valori. Quella follia omicida ha colpito anche noi, talvolta colpisce anche noi,catapultandoci nella realtà. Viviamo scollegati dal mondo che ci circonda. Perdiamo le nostre energie in qualcosa di futile, di poco importante rispetto al progredire della storia, rispetto ai mutamenti europei e mondiali a cui inconsapevolmente assistiamo giorno per giorno.Oggi, dopo la morte ingiusta dei nostri connazionali riscopriamo che esiste la guerra, che esistono gli attentanti e che esiste anche la paura. Ma la paura non vincerà. Non potrà vincere. La libertà, la democrazia, la pace, avranno la meglio. Dipenderà da noi, dipenderà da tutti noi. E' tempo di rinsaldare i legami, di stringerci attorno alle nostre istituzioni, di continuare a credere nell'Europa. Le battaglie interne, avranno luogo, ma in tempi diversi. Oggi serve l'unione per mettere per sempre la parola fine a questa macchina di morte.

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