La notte bianca dell'Ersu tra proteste e promesse.

Basta chiacchiere sul nostro futuro. E' lo striscione esposto da un gruppo di studenti universitari in occasione della tavola rotonda alla residenza San Saverio alla presenza dell'assessore all'istruzione Bruno Marziano per protestare contro il nuovo calcolo isee.
"Il nostro intento- dichiara Federico Guzzo portavoce degli studenti contro il calcolo Isee - è quello di denunciare efuturo 1 protestare contro il nuovo calcolo Isee introdotto dal governo Renzi.
E' una beffa che a discutere sui problemi che attanagliano la vita degli studenti universitari siano le stesse persone che con responsabilità diverse, questi problemi li hanno creati.
Il nuovo calcolo Isee ha negato a migliaia di studenti la possibilità di poter accedere alle borse di studio. L'ateneo palermitano negli ultimi sei anni ha visto abbassare il numero di studenti da 60 a soli 44 mila. In Sicilia abbiamo un tasso di disoccupazione giovanile più alto di Italia. Stiamo assistendo ad una "deportazione forzata" di giovani dalla Sicilia all'estero.  Non possiamo dunque-conclude Guzzo- accettare ancora di subire le decisioni del governo regionale senza che nessuno gli abbia dato alcun permesso, senza che vengano coinvolti gli studenti."
Dopo l'interruzione e i cori di protesta la discussione è continuata con  l'intervento dell'assessore all'economia Alessandro Baccei.
"Non vogliamo tagliare i soldi alle università- dichiara in collegamento telefonico l'assessore Alessandro Baccei- Vogliamo spenderli meglio evitando sprechi e concentrandoci a favore degli studenti e della qualità della formazione. Il futuro passa dalle università, dalla ricerca e dall'innovazione-conclude l'assessore- ed è su questi aspetti che dobbiamo intervenire con le risorse razionalizzando la spesa".
"Il futuro dei giovani è il futuro della nostra terraconclude l'incontro il presidente dell'Ersu Alberto Firenze- quindi dare l'opportunità ai giovani di poter studiare e di raggiungere gli obbiettivi che questi si sono prefissati nella loro terra, permette anche lo sviluppo della stessa Sicilia".

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