Qualche riflessione sulla politica, i giovani e il prossimo presidente della Regione Sicilia



Qualche riflessione sulla politica, i giovani e il prossimo #presidente della Regione

La rinuncia da parte del presidente del Senato Pietro Grasso come candidato del centro sinistra alla guida della Sicilia non può bloccare l'ambizione di voler dare vita ad un progetto riformista, che sappia fare sintesi fra le migliori energie della Sicilia, partendo dai giovani e soprattutto dalla discontinuità dagli ultimi vent'anni della politica siciliana. Bisogna ripartire dal basso, con la gente e tra le gente. La politica deve ritornare a bussare alle porte dei siciliani per sentirne gli affanni e per elaborare nuove soluzioni di sviluppo puntando proprio sulle risorse interne e sulle grandi potenzialità di questa terra: #turismo, #agricoltura e #cultura

Ció sarà possibile se si riuscirà ad esprimere una classe dirigente all'altezza, che sappia utilizzare al meglio i fondi europei e che sappia investire su infrastrutture e servizi. Una classe dirigente che sappia fare sintesi fra le migliori energie della società civile, del tessuto imprenditoriale e dei giovani, che oggi rimangono la grande scommessa su cui investire per il futuro. La Sicilia è una terra meravigliosa che ha dimostrato di essere anche la terra dell'accoglienza e dell'integrazione. Ma è anche la terra che registra il tasso maggiore di disoccupazione giovanile, dove i giovani fuggono per cercare migliore fortuna altrove. 

Il riscatto dei giovani siciliani, la tutela e salvaguardia del territorio, la valorizzazione dei siti archeologici e artistici, energia pulita e rinnovabili. Dovremmo impegnarci a costruire con l'aiuto di tutti un programma che ruota intorno a questi punti, piuttosto che pensare ad un ipotetico "deus ex machina" che con la bacchetta magica risolverà i problemi dei siciliani. Da qui bisognerà ripartire se non si vorrà consegnare questa meravigliosa isola ai populisti o ai soliti capi correnti. .

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